Arriva settembre, torna la TV. E Bonolis.
Come primo post della nuova stagione televisiva, parliamo del preserale: ieri Paolo Bonolis ha fatto esordire su Canale 5 il nuovo programma sfidante della collaudata "Eredità" di Conti, "Avanti un altro". Da una prima occhiata, posso affermare che ci sia poco di veramente nuovo. La pubblicità prometteva l'arrivo di un evento (riportava la data del 5 settembre, ricordando altri fatti storici accaduti in quel giorno in passato) che evento non è stato (insomma, di sicuro non verrà ricordato il 5 settembre 2011, almeno per quel che riguarda la tv). Carino, ma non originalissimo, il "gioco finale": si fa una domanda con due opzioni come risposta, e nel poco tempo a disposizione il concorrente deve dare la risposta errata. Il tempo che scorre, ovviamente, è la benzina del gioco.
Poco più di un'occhiata ho dato a "L'Eredità". Cambiano le "Professoresse" (il virgolettato in questo caso è quasi un obbligo...), ma per quanto riguarda i giochi (nuovi e vecchi), rimando il giudizio a tempi migliori.
Volevo segnalare la novità Bonolis nel preserale, già sperimentata nel 2006 con "Fattore C", brutta copia del già brutto di per sé "Affari tuoi", che venne tristemente soppresso anzitempo.
Bonolis e Canale 5, dunque, ci riprovano. Riprovano a contrastare la forza del programma di Carlo Conti che finora non sembra aver sentito il passare del tempo (il che, per un programma televisivo di oggi, non è poco).
L'auditel di ieri ha sancito una prevedibile (forse) parità. Se per "L'Eredità" di Rai Uno, infatti, si trattava dell'ennesimo ritorno in scena, per il programma di Canale 5 si trattava di un debutto, di una novità... e si sa, la prima puntata, la novità, di solito è sempre molto più vista (e preferita) rispetto al "vecchio" (seppur con qualche ritocco). Come interpretare, dunque, la parità (forse qualche punto in più va ancora una volta a Conti) di ieri?
Io la interpreto così: caro Bonolis, per far brillare il tuo "Avanti un altro", penso che tu abbia bisogno anche del tuo vecchio programma... o meglio, del titolo: Fattore C.
In bocca al lupo.
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