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mercoledì 9 novembre 2011

EDIZIONE STRAORDINARIA: il Giornale e Repubblica

L'ultimo post su questo blog portava la data dell'11 settembre; beh, non il massimo...
Tra un impegno e l'altro ho trascurato TeleGiungla in un momento a dir poco drammatico per quanto riguarda il nostro caro Paese. Ma TeleGiungla non è morto, così come non è morto il Premier: perdonatemi, ma finché non vedo nero su bianco, non mi fido... (ricordiamoci i suoi giuramenti sulle varie teste dei suoi figli: quante ne avranno?)
Ripartiamo col botto. Ecco le prime pagine "vere", quelle stroncate dai direttori del Giornale e di Repubblica.
Il Giornale stavolta c'aveva visto giusto: l'Italia seguirà l'esempio del Premier (dai, per aggiungere "ex" manca poco...) e si farà qualche giro in strada. Riportava, inoltre, i volti dei poveri deputati trascurati da Silvio che, finalmente, hanno potuto fargliela pagare.
Più cauto Repubblica, che sceglieva di sottotitolare con una frase di Berlusconi che evidenzia ancora una volta il suo attaccamento per l'Italia e gli italiani.





















sabato 10 settembre 2011

Freddy VS Silvio

La nuova stagione cinematografica si aprirà con il film che ha terrorizzato il mondo intero, ma che in Italia non ha ancora fatto il suo esordio nelle sale. Due terribili avversari, due orribili personaggi: uno popola da decenni gli incubi cinematografici di milioni di persone; l'altro popola da anni gli incubi (reali) di milioni di italiani...
Freddy VS Silvio
Stavolta, per il caro Krueger, saranno davvero cazzi...
La locandina del film che (si spera) finalmente aprirà
gli occhi agli italiani...


giovedì 8 settembre 2011

RdL: RAI della Libertà

La RAI di questo periodo si rispecchia alla perfezione con le idee del partito di maggioranza del nostro bel Paese. Fossero idee buone... per carità, andrebbe benissimo. Ma...
Intanto, suggeriamo all'azienda di Viale Mazzini una nuova denominazione: "RdL - RAI della Libertà".
Così come con la denominazione del partito quasi omonimo, ci sarebbe lecitamente da chiedersi quali siano queste "Libertà" sbandierate. Insomma, siamo governati da un partito che si fa chiamare "Popolo della Libertà" che è contro i matrimoni gay, contro le unioni di fatto, contro l'eutanasia, contro il lavoro (oggi possiamo affermarlo ancora di più), contro il culto di altre religioni o il "non culto", contro... tutto e tutte le Libertà che non andrebbero mai e poi mai a ledere terzi.
A questo punto due sono le cose: o l'Accademia della Crusca si prende la briga di fare un'indagine sul lemma "Libertà", e magari lo rivede e corregge, oppure siamo di fronte a un Partito politico gestito da persone così imbecilli da sbagliare persino il nome col quale chiamarsi. A voi la preferenza...
Ma torniamo alla cara amata RAI (sempre più di niente, di meno). L'ultima è bellissima, in puro stile pidielliano: censura a una puntata del telefilm tedesco "Un ciclone in convento" perché, udite udite, anzi, rabbrividite rabbrividite... mostrava le immagine di un matrimonio... gay! Oddio... immagini così scabrose, così indecenti, così inquietanti... non potevano di certo passare sulla RAI! Del resto, sulle reti della tv nazionale siamo abituati a vedere le facce di gente come Vespa, Ferrara, Minzolini, Paragone, RAI Silvio 24... insomma, siamo abituati a volti angelici, a parole al miele.
Oggi Repubblica mette on line il video della sequenza censurata, che riporto anch'io:
Beh... visto che scena? Indecente... niente a che vedere con ciò che passa Mamma Rai ogni giorno! Un esempio lampante che ci verrebbe in mente, per contrastare l'abominio della scena di "Un ciclone in convento", è una sequenza di "Porta a Porta":
Beh, queste sì che sono immagini sane e da tv di famiglia. E a proposito di visi angelici... guardate quello di Vespa...
Insomma, per la RdL, la scena del telefilm era assolutamente da cassare. Non si possono passare immagini di matrimoni gay e, sarà intervenuta anche la Lega, di "Suore NEGRE che suonano le campane"! Ci mancava soltanto l'ambulante napoletano, e l'opera era completa!
Tornando ad esser seri (ma è difficile di fronte a tanta ignoranza dilagante...), tutta questa assurda situazione è un chiaro segno di arretratezza culturale del nostro Paese. Un Paese che si pone addirittura il problema di censurare una fiction perché contiene immagini di un matrimonio tra un uomo e un uomo, è un Paese dal retaggio culturale di ormai una cinquantina (forse oltre) anni fa. Siamo di fronte al trionfo dell'ignoranza, un'ignoranza imposta da un Governo che si trova in Europa soltanto per motivi geografici. La rete per eccellenza del Governo, ovviamente, si muove sulla sua falsariga, mettendo in atto una pietosa caccia alle streghe che, oltre a far sorridere e allo stesso tempo indignare le persone che hanno un minimo di cervello e che sanno per davvero cosa vuol dire "Libertà", mette in mostra quanto possa essere triste e piccolo il ruolo dei cosiddetti potenti. Sì, signori... fate letteralmente pena per la vostra pochezza... e non sarà uno stipendio da decine di migliaia d'euro al mese, o un'auto blu, o tutti i favori che vi arrivano da ogni parte, a farvi sembrare migliori o più rispettabili del disoccupato con i jeans di 5 euro che, beato lui, ha un minimo di cultura e apertura mentale in più rispetto a voi.
In attesa che qualcosa si muova dal basso (è l'unica speranza, perché dall'alto, cioè da dove si sta bene, non si muoverà mai niente), non ci resta che sceglierci da soli la nostra informazione e il nostro svago. 
Per fortuna c'è internet, che per il momento in Italia è l'unico canale che conosce alla perfezione il termine "Libertà". 
Sì, quella Libertà che tanto terrorizza la gente che l'ha scelta per rappresentare il nome del proprio partito.
Strano popolo, quello italiano. Un popolo della libertà.
VOTI:
- Un ciclone in convento: 8 (per la superiorità)
- RAI: 0 (per l'inferiorità)

martedì 2 agosto 2011

Rassegna Scampa: Libero 31 luglio 2011

Con difficoltà, arriva clandestinamente la copia "zero" di Libero del 31 luglio scorso. Purtroppo non è riuscita a passare sotto il visto del direttore. 
Clicca sull'immagine per ingrandirla!
Prima pagina ripulita e in edicola:
http://img221.imageshack.us/img221/201/libero31luglio2011.jpg

martedì 26 luglio 2011

Rassegna Scampa: Libero e il Giornale

Grazie alle nostre talpe mimetizzate alle perfezione nelle varie sedi dei giornali nazionali, da oggi riusciremo a darvi (quando ci sarà possibile) le prima pagine di alcuni giornali che, inizialmente scelte per la stampa, passate sotto gli occhi vigili e attenti (ehm...) dei rispettivi direttori non hanno mai visto il fatidico "Visto si stampi"...
Oggi è la volta di due dei giornali dai quali arriveranno più contributi. Per questi due quotidiani, infatti, è stato molto più semplice trovare soggetti in grado di mimetizzarsi senza problemi tra i giornalisti in redazione. Oggi, poi, c'era lo scoop del Travaglio in mutande, una notizia talmente importante e di rilievo nazionale (che dico, internazionale, anzi, planetario...) che è stata riportata su entrambi i quotidiani. Questo sì che è giornalismo, vero? I redattori di Studio Aperto stanno studiando attentamente lo scoop, cercando di capire se possono ricavarne un servizio da posizionare tra quello sui perizomi in spiaggia e l'ultimo flirt di Corona. 
Ecco, quindi, le prime pagine non arrivate in edicola di "Libero" e "Il Giornale", che svelano incredibilmente la causa del terremoto che... ha messo in mutande Travaglio!
(Pagine originali agli indirizzi sotto la didascalia!)
Clicca sull'immagine per ingrandirla!
Prima pagina ripulita e in edicola:
http://img29.imageshack.us/img29/9210/libero26luglio2011.jpg

Clicca sull'immagine per ingrandirla!
Prima pagina ripulita e in edicola:
http://img14.imageshack.us/img14/4051/ilgiornale26luglio2011.jpg

TeleVisioni: 5 giorni di naturale benessere (...)

Wow... anche io vorrei almeno 5 giorni al mese di naturale benessere! È quanto promesso dalla nuova pubblicità... della Lines riguardo gli assorbenti. Sì, avete capito (e visto in tv, credo) bene: che culo voi donne, ci pensate? Avrete 5 giorni di naturale benessere!
Tralasciando tutti gli insulti che da ogni parte d'Italia si sono levati subito dopo la conclusione dello slogan (azzecatissimo, complimenti davvero) della Lines, vorrei riflettere sulla felicità impressa sul volto delle donne nello spot: chi diavolo ci dice che in quei giorni (o in quelli prima) le donne possano dare l'impressione di essere leggermente incazzate? Dai, da anni gli spot degli assorbenti ci insegnano che in quei giorni la donna è felice, raggiante. Anzi, vi dirò di più... in quei giorni è ancor più felice e saltellante di tutti gli altri 25! Ancora... io direi che la donna, in definitiva, vive nella perenne attesa di quei 5 giorni di naturale benessere.
VOTO:
- Lines Assorbenti (2011): 2 (giorni di insulti gratuiti)
Intanto, visto il successo dello slogan, alcuni prodotti hanno voluto scopiazzarlo. Non solo: gli esperti di comunicazione pensano che, in futuro, l'esempio di comunicazione offerto dalla Lines possa prendere piede anche nella vita di tutti i giorni, con incredibili ripercussioni nella sfera politica e sociale...





lunedì 25 luglio 2011

Libero di... rendersi ridicolo

Ci sono quotidiani credibili (pochi); altri un po' meno (tanti); altri ancora totalmente incredibili (pochi anche questi... ce ne vuole per arrivare a certi livelli!). In quest'ultima categoria potremmo senza dubbio inserire "Libero", che nella prima pagina del 23 luglio 2011, quella del giorno dopo la strage in Norvegia, titolava fiero: "Con l'Islam il buonismo non paga. Norvegia sotto attacco: un massacro".
Il giornale di Belpietro si accontenta subito delle prime indiscrezioni, visto che oltre a fargli comodo, probabilmente gli avranno fatto anche un sottile e sadico piacere: sono stati gli islamici. Strano, a dire il vero, che nel titolo non siano presenti anche parolacce e inviti a una pronta Guerra Santa contro l'Islam.
Il giorno dopo l'attentato (quello dell'uscita del giornale), si verrà a scoprire che di islamici non si è trattato. Ma c'è comunque un fondamentalista religioso, dietro quel terribile attacco. Peccato che sia un Fondamentalista Cristiano...
Sì, cari amici di Libero e di gran parte della Destra "Liberale" italiana, esistono anche i Fondamentalisti (e terroristi) Cristiani (ne è piena anche la storia). Il volto del terrore non ha (e non ha mai avuto) soltanto quello dell'Islam.
La figuraccia del giornale fondato da Feltri è sicuramente un brutto esempio di quel tipo di giornalismo che non vorremmo più vedere: fazioso, violento e razzista. Andarsi a guardare qualche prima pagina di Libero del passato per farsene un'idea...
VOTO:
- Libero (Quotidiano): 3
Intanto, chiudo questo triste post con la versione di Libero che era stata inizialmente proposta a Belpietro il giorno dopo la figuraccia del suo giornale. Si ammette un attacco anti-islamico, stavolta, ma la professionalità dei giornalisti di Libero torna nuovamente a galla con l'errore della foto dell'attentatore, e un attacco assolutamente gratuito al nostro blog...












domenica 17 luglio 2011

TeleVisioni: Il Lusso è un diritto(?!)

Non c'è periodo migliore per spendere quattro parole sullo spot della Lancia Y. Dopo la bella manovra del Governo, ecco che a tutti noi viene più che naturale urlare sorridenti il nuovo slogan decantato da Vincent Cassel: "Il lusso è un diritto!"
Che culo! Sì, ogni mattina, guardandomi allo specchio devo dirmi: "Il lusso è un diritto!". 
Facendo così, l'unica cosa che otterrò, probabilmente, sarà quella di mandarmi beatamente affanculo.
Ma tornando allo spot: il monologo delirante del buon Cassel sul lusso, non può che farci riflettere sulla poca presa che potrà avere su un Paese allo sbando come l'Italia. No, cara Lancia, non credo che uno slogan che inneggia al lusso (sì, sta nelle piccole cose, come volete voi... ma l'ostentazione di Cassel è fuori luogo comunque) potrà far sorridere l'italiano medio.
Ma se così fosse, nell'arco di qualche anno il povero italiano medio (grazie alle sempre umane manovre del sempre umano Governo), magari imbambolato dal monologo di Cassel, avrà finalmente la sua bella Lancia Y, parcheggiata lì davanti alla sua bella casetta da... italiano medio:
Attenzione: sulla nuova casa dell'italiano medio del futuro (che
vedete alle spalle della Lancia Y - Il lusso è un diritto, ricordatelo
sempre!), la futura manovra fiscale prevederà una tassa sui topi
da interno: Si pagheranno 10 euro per ogni topo che supererà i
10 cm di lunghezza. Per gli altri, di lunghezza inferiore, tariffa
dimezzata, come voluto fortemente dalle associazioni dei consumatori.















VOTO:
- Lancia Y (2011): 4