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domenica 19 febbraio 2012

Clamoroso a Sanremo!

Richard Benson è fuori! Nonostante il suo intervento sembrasse poter aiutare il Giggino neomelodico, un gruppo di giornalisti (probabilmente Comunisti) con un colpo di coda e un voto impopolare hanno sbattuto fuori a calci nel culo la meravigliosa e poetica canzone... non mi ricordo il titolo.
Si racconta di un D'Alessio infuriato: "Sti giornalist' anna fernì e romper' o cazz!", è stata la sua prima affermazione, che domani verrà riportata con un "Sono contentissimo di essere arrivato terzo nella prima votazione".
Fuori anche il poeta che sa far l'amore in tutti i laghi. Fatale la sua rinuncia a un verso che inizialmente aveva inserito in "Nanì": "...a far l'amore in tutti i monti, in tutti i cieli, in tutti i vulcani e pianeti...". Lucio Dalla, infatti, alla visione di quella frase nel testo ne ha chiesto (e ottenuto) subito la cancellazione, dichiarando: "In questa canzone non voglio parlare di politica. Non citavo Berlusconi, figuriamoci Monti...".
Nei primi tre posti tre donne: una che ha l'X-Factor, un'Amica di Maria De Filippi e una che (non si sa come né perché) ha fatto il giudice proprio a X-Factor. Ma della vincitrice parleremo in un altro post... 
Intanto ci arriva la notizia che il nostro Richard Benson, dopo aver spaccato porte, sedie e camerino intero, si sia calmato dopo l'intervento di un agente di Polizia che, con coraggio, è riuscito a mettergli delle cuffie nelle orecchie per fargli ascoltare con attenzione la canzone che aveva cantato con Gigi D'Alessio.
"Che è sta merdaaaaa" ha urlato subito dopo, ai limiti del collasso. Quando altri agenti intervenuti sul luogo gli hanno fatto notare che si trattava della canzone di Giggino, Benson si è ritirato nel suo camerino distrutto ripetendo frasi sconnesse e volgari.
Da domani, quindi, il nostro Benson verrà sostituito da Loredana Berté, tranquilla, adesso, di non dover più cantare dal vivo.

giovedì 16 febbraio 2012

Farfalline

Il tatuaggio della Farfallina sfoggiata ieri da Belen Rodriguez sta facendo il giro del mondo. Libera e felice... come una farfalla, si cantava in un jingle pubblicitario di qualche tempo fa. E libera e felice vola la fantasia dei giornalisti superarrapati che già hanno dimenticato Celentano e le polemiche. Persino all'Avvenire, si dice, siano rimasti estasiati da cotanta libera felicità, tanto che i più audaci pare abbiano proposto di far uscire un'edizione speciale del giornale rinominato "A... Venire!". "Famiglia Cristiana", invece, sta decidendo la copertina del prossimo numero: primo piano della farfalla o figura intera?
Duro il Papa; che non commenta.
Il nude-look della Belen ha intanto scatenato una vera e propria battaglia tra le showgirl di tutta Italia: 
La Canalis, se le sarà data una nuova opportunità, mostrerà il tatuaggio del Gabibbo sulla chiappa destra;
Ivana Mrazova vuole invece sfoggiare un tatuaggio a forma di collarino, ma rigorosamente nella parte alta dell'interno coscia.
Gli esperti di televisione si aspettano poi una vera e propria carrellata di tatuaggi inguinali e chiappali nei prossimi show televisivi. Allerta della Protezione Civile per i programmi con Platinette e Malgioglio.
Insomma, un Festival che fa parlare di sé, come sempre. Celentano, i giornali cattolici, la Farfallina di Belen, la risata spettrale della Mrazova, il tilt dei voti della Giuria Demoscopica, l'Italia interpretata dalla Canalis (poi ci lamentiamo che lo spread sale...), l'idiozia dei Soliti Idioti...
E la musica?
Quale musica, scusi?
Intanto gli italiani si scatenano: con o senza mutandine?
TeleGiungla indagherà... perché è senza peli. Sulla lingua.

sabato 11 febbraio 2012

Indecenti Evasioni

Bruno Vespa le pensa tutte. Dopo averci deliziato con i plastici delle scene del delitto di Cogne, Garlasco, Avetrana, le strade di Londra dove operava Jack the Ripper, la piazza dove fu assassinato il commissario Cattani della Piovra e il modellino della Costa Concordia, ci ha voluto sorprendere nuovamente: ecco il cartonato della sagoma dell'EVASORE italiano. Genio... davvero un genio.
Il volto della sagoma, però, è stato abilmente censurato: faccetta nera.
Molti degli evasori italiani, preoccupati dalla notizia di un loro modellino a "Porta a Porta", si sono piazzati davanti alla tv sul loro divano di pelle umana, con uno spritz nella mano e un sigaro cubano nell'altra, e dalle lenti dei loro occhiali dalla montatura d'oro hanno visionato attentamente la sagoma. Sospiri di sollievo accompagnati da frasi tipo "Nun me somoglia pe' niente..." si sono levati da ville e appartamenti milionari di gente che dichiara quanto un operatore di call center.
Meno sollevato è apparso Vespa, che dai realizzatori del cartonato si aspettava almeno due cose: 
1) Che l'evasore italiano fosse in realtà una evasore italiana. Nessun problema per il volto oscurato... l'importante erano le tette in vista, memore della perla televisiva che ci regalò parlando di chirurgia estetica.
2) Che sopra una delle tette della sagoma fosse stata applicata una spilletta del PD.
A rendere Vespa ancora più nervoso, lo scherzo di uno degli autori dei plastici, che prima della trasmissione gli aveva recapitato una sagoma con un volto troppo riconoscibile (TeleGiungla vi offre l'anteprima in un frame alla fine del post!). 
Un conduttore infuriato, quindi, che a fine trasmissione ha minacciato l'intero staff del programma, promettendo ripercussioni riguardo i prossimi plastici. 
Si prospetta allora un vero e proprio ammutinamento della redazione e dei creatori di plastici: pronti, in sequenza, i modellini di Vespa al Bunga Bunga, di Berlusconi che bacia Vinci e dello studio di Porta a Porta con al centro come presentatore Luca Giurato.
Chi di plastico ferisce, di plastico perisce.
VOTO:
- Porta a Porta: 2 (Voto di Plastica)
Il momento dello scherzo a Bruno Vespa. Il conduttore è apparso turbato.

giovedì 8 settembre 2011

RdL: RAI della Libertà

La RAI di questo periodo si rispecchia alla perfezione con le idee del partito di maggioranza del nostro bel Paese. Fossero idee buone... per carità, andrebbe benissimo. Ma...
Intanto, suggeriamo all'azienda di Viale Mazzini una nuova denominazione: "RdL - RAI della Libertà".
Così come con la denominazione del partito quasi omonimo, ci sarebbe lecitamente da chiedersi quali siano queste "Libertà" sbandierate. Insomma, siamo governati da un partito che si fa chiamare "Popolo della Libertà" che è contro i matrimoni gay, contro le unioni di fatto, contro l'eutanasia, contro il lavoro (oggi possiamo affermarlo ancora di più), contro il culto di altre religioni o il "non culto", contro... tutto e tutte le Libertà che non andrebbero mai e poi mai a ledere terzi.
A questo punto due sono le cose: o l'Accademia della Crusca si prende la briga di fare un'indagine sul lemma "Libertà", e magari lo rivede e corregge, oppure siamo di fronte a un Partito politico gestito da persone così imbecilli da sbagliare persino il nome col quale chiamarsi. A voi la preferenza...
Ma torniamo alla cara amata RAI (sempre più di niente, di meno). L'ultima è bellissima, in puro stile pidielliano: censura a una puntata del telefilm tedesco "Un ciclone in convento" perché, udite udite, anzi, rabbrividite rabbrividite... mostrava le immagine di un matrimonio... gay! Oddio... immagini così scabrose, così indecenti, così inquietanti... non potevano di certo passare sulla RAI! Del resto, sulle reti della tv nazionale siamo abituati a vedere le facce di gente come Vespa, Ferrara, Minzolini, Paragone, RAI Silvio 24... insomma, siamo abituati a volti angelici, a parole al miele.
Oggi Repubblica mette on line il video della sequenza censurata, che riporto anch'io:
Beh... visto che scena? Indecente... niente a che vedere con ciò che passa Mamma Rai ogni giorno! Un esempio lampante che ci verrebbe in mente, per contrastare l'abominio della scena di "Un ciclone in convento", è una sequenza di "Porta a Porta":
Beh, queste sì che sono immagini sane e da tv di famiglia. E a proposito di visi angelici... guardate quello di Vespa...
Insomma, per la RdL, la scena del telefilm era assolutamente da cassare. Non si possono passare immagini di matrimoni gay e, sarà intervenuta anche la Lega, di "Suore NEGRE che suonano le campane"! Ci mancava soltanto l'ambulante napoletano, e l'opera era completa!
Tornando ad esser seri (ma è difficile di fronte a tanta ignoranza dilagante...), tutta questa assurda situazione è un chiaro segno di arretratezza culturale del nostro Paese. Un Paese che si pone addirittura il problema di censurare una fiction perché contiene immagini di un matrimonio tra un uomo e un uomo, è un Paese dal retaggio culturale di ormai una cinquantina (forse oltre) anni fa. Siamo di fronte al trionfo dell'ignoranza, un'ignoranza imposta da un Governo che si trova in Europa soltanto per motivi geografici. La rete per eccellenza del Governo, ovviamente, si muove sulla sua falsariga, mettendo in atto una pietosa caccia alle streghe che, oltre a far sorridere e allo stesso tempo indignare le persone che hanno un minimo di cervello e che sanno per davvero cosa vuol dire "Libertà", mette in mostra quanto possa essere triste e piccolo il ruolo dei cosiddetti potenti. Sì, signori... fate letteralmente pena per la vostra pochezza... e non sarà uno stipendio da decine di migliaia d'euro al mese, o un'auto blu, o tutti i favori che vi arrivano da ogni parte, a farvi sembrare migliori o più rispettabili del disoccupato con i jeans di 5 euro che, beato lui, ha un minimo di cultura e apertura mentale in più rispetto a voi.
In attesa che qualcosa si muova dal basso (è l'unica speranza, perché dall'alto, cioè da dove si sta bene, non si muoverà mai niente), non ci resta che sceglierci da soli la nostra informazione e il nostro svago. 
Per fortuna c'è internet, che per il momento in Italia è l'unico canale che conosce alla perfezione il termine "Libertà". 
Sì, quella Libertà che tanto terrorizza la gente che l'ha scelta per rappresentare il nome del proprio partito.
Strano popolo, quello italiano. Un popolo della libertà.
VOTI:
- Un ciclone in convento: 8 (per la superiorità)
- RAI: 0 (per l'inferiorità)